Da più di una settimana si parla solo di lui.Da quello splendido tiro con corredo di perfetta coordinazione che ha steso il Milan, Fabrizio Miccoli è il personaggio più in voga del momento.
In verità non serviva la sua ultima gemma per legittimare il suo talento indiscusso. Gli amanti del calcio anche minore sapevano già che la Juventus aveva visto bene. Sin da ragazzino si sprecavano i paragoni con Romario, Maradona,Zola. Ma Miccoli ricorda sì tutti i citati campioni, ma il suo talento è solo l' espressione del proprio modo di concepire il calcio.
Penalizzato da una statura non proprio da gigante dell' area di rigore, è arrivato sul grande palcoscenico alla già matura età di ventitre anni. Ma ormai ha visto finalmente consacrare il suo grande talento e già dalla prossima stagione farà compagnia alle tante stelle della Juventus.
Ieri anche la nazionale italiana ha scoperto le sue doti, e non a caso ha ritrovato un po' di sorriso ed ottimismo. Sì perchè ieri Miccoli ha ancora una volta disputato un' ottima gara, figlia della voglia di fare di un piccolo debuttante calatosi nei panni di salvatore della patria. In coppia con l' autore del goal, Corradi (altro debuttante), ha fatto impazzire la difesa portoghese ed ha propiziato proprio la rete del successo.
Finalmente ieri tutti gli italiani si sono divertiti nel vader giocare un calciatore della propria rappresentativa, e bene ha fatto il Trap a ricordare che se i big, stranamente, continueranno ad infortunarsi alla vigilia degli impegni azzurri, si andrà avanti con questi giovani talenti che, con la loro irriverenza e foga, possono portare solo giovamento alla malandata Italia.
Finalmente si sorride anche per il mezzo passo falso della Jugoslavia (ora Serbia Montenegro) che non è andata oltre il pari interno con l' Azerbaijan, alimentando le speranze di qualificazione azzurre ai prossimi europei.
In sintesi la nazionale sperimentale ha fatto bene, anzi meglio di quella consacrata e solo in teoria collaudata delle ultime uscite, e forse da ieri si è tornati a sognare Lisbona... per il 2004, naturalmente.
Salvatore Piro |