Se la Napoli del calcio soffre per le amnesie della propria squadra di calcio, esiste tuttavia un antidoto al malumore domenicale: scarpe alte, palla a spicchi e una squadra, una grande squadra, in grado di unire spettacolo e freddezza nei momenti critici, di lottare contro le grandi del nostro campionato e di vincere. Già, vincere.
Forlì, 19 febbraio 2006 - Carpisa Napoli batte Lottomatica Roma 85-83 e conquista la Coppa Italia. C'è voluto anche un tempo supplementare per districare la matassa a favore degli azzurri, in un incontro equilibrato e dal finale palpitante. L'avvio d'incontro è equilibrato. Napoli soffre Bodiroga, Greer non riesce a carburare subito, ma risponde con Spinelli. Il napoletano, splendido nella semifinale contro Treviso, non tocca le vette raggiunte contro la Benetton, ma è attento in fase difensiva e in grado di far girare la squadra nella fase offensiva.
Nel secondo quarto Bodiroga respira in panchina, ma Roma non ne risente. La zona dei capitolini ingabbia gli uomini di Bucchi e i contropiede di Hawkins regalano un break alla Lottomatica, che inizia a diventare importante quando Bodiroga rientra e mette a segno la tripla del +9, quindi il distacco si congela sui 6 punti, fino al 41-47 con il quale si chiude il primo tempo.
Il terzo periodo è quello in cui tradizionalmente le grandi squadre iniziano ad aumentare il ritmo e la Carpisa Napoli ha voglia di mostrarsi grande.
I muscoli di Rocca e Sesay generano rimbalzi e seconde possibilità di tiro, Napoli agguanta Roma, mentre la sfida sul parquet diventa sempre più la sfida tra le due difese. Roma mette ancora il naso avanti, ma nel quarto periodo Greer comincia a segnare con discreta frequenza dando l'inerzia dell'incontro al quintetto campano. Sul 77-77 pari viene meno il colpo del KO, si va al supplementare.
Nei 5 minuti di extra time la musica non cambia. Napoli perde quasi subito Sesay per falli, ma la difesa regge, mentre in attacco tutti i palloni sono gestiti dalle mani di Lynn Greer. A poco più di 30 secondi dalla sirena Napoli è a più 5, Roma prova di nuovo a farsi sotto, scontrandosi però con problemi di circolazione del pallone. E' 87-85. Napoli conquista la TIM Cup.
Napoli gioisce. E' la seconda Coppa Italia ( la prima fu conquistata nel 1967 dalla Fides Napoli ) a raggiungere il capoluogo campano, ma è soprattutto il primo trofeo della società di Mario Maione, presidente della Carpisa che, commosso e raggiante per l'impresa dei suoi ragazzi, dichiara nel dopo partita: " Questa vittoria è la vittoria del Sud e della mia città: grazie Napoli. Abbiamo esaltato questo sport con un gioco spumeggiante, non vogliamo fermarci qui”. Già, perchè dopo questo straordinario week end, in cui gli uomini di Bucchi hanno battuto in rapida sequenza Milano, Treviso e Roma, La Carpisa Napoli non si nasconde più. Dopo il trionfo in Coppa Italia, l'obbiettivo è ora la conquista dello Scudetto.
FDG
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